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Benvenuti nel mio sito
All’interno di questa pagina potrete iniziare a conoscermi. Mi presenterò a partire dalla mia formazione di base e dall’approccio che utilizzo quando lavoro con le persone che si affidano a me, per illustrare poi i servizi che offro.
Rimango a disposizione per eventuali domande o per fissare un primo incontro, in modo che possiate decidere se sono la persona che fa al caso vostro!
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Chi sono
Sono la Dottoressa Martina Tarricone, Psicologa iscritta all’Ordine degli Psicologi e delle Psicologhe del Veneto, n. 12319, Criminologa e specializzanda in Psicoterapia Sistemico-relazionale.
Fin dai primi anni di studio mi sono sempre appassionata al mondo della psicologia e al mondo giuridico. Ho così iniziato la mia formazione da Psicologa, per poi approfondire la specifica area criminologica, facendo delle mie passioni il mio lavoro, tenendomi ad oggi in continua formazione e aggiornamento!
Svolgo la mia attività privata in qualità di Psicologa presso il mio studio sito a Mogliano Veneto (TV) 31021 in Via Costante Gris n. 14, dove ricevo su appuntamento.
Svolgo inoltre attività come consulente tecnico in ambito giuridico, principalmente per quanto concerne l’area penale.
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Formazione
Mi sono formata presso l’Istituto Universitario Salesiano IUSVE, con sede a Venezia- Mestre.
Nel 2017 ho conseguito la mia laurea triennale in “Psicologia dell’educazione”, con tesi dal titolo “Un caso di abuso intrafamiliare su minore. I risvolti legali e psicologici e l’importanza della figura del consulente.”
Nel 2019 ho conseguito la mia licenza magistrale con tesi dal titolo “Il minore come vittima diretta della violenza assistita”.
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Ho svolto l’anno di tirocinio professionalizzante post-laurea presso un Centro Antiviolenza e collaborando ad un progetto relativo ai disturbi di personalità erogato dai servizi di salute mentale.
Ho quindi sostenuto l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di Psicologa presso l’Università degli Studi di Padova. Conseguentemente ho effettuato l’iscrizione all’Albo A degli Psicologi e delle Psicologhe della regione Veneto, del quale faccio parte dall’anno 2021.
Fin dalla mia età adolescenziale ho avuto modo di approcciarmi al mondo psico-giuridico, svolgendo stage scolastici e partecipando ad incontri all’interno delle carceri presenti sul nostro territorio. Queste attività mi hanno dato modo di interessarmi ulteriormente a suddetto ambito, il quale è stato per me affascinante già dai primi anni universitari. Ho infatti approfondito fin da subito l’importanza di applicare al mondo giuridico la disciplina psicologica, in modo tale da poter lavorare su ogni caso specifico con un approccio multidisciplinare, utile a valorizzare tutti i punti di osservazione di ogni caso. Ho così deciso di formarmi come Criminologa, ottenendo il Diploma di Master Universitario di I livello in “Criminologia, Psicologia Investigativa e Psicopedagogia Forense” presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia-Mestre. Ho concluso il percorso formativo discutendo la mia tesi dal titolo “La valutazione clinica della pericolosità sociale: valutazioni teorico-pratiche e criticità”. Tale percorso mi ha permesso di formarmi, nello specifico per quanto riguarda l’ambito penale, per svolgere attività come consulente tecnico, portando così un contributo esperto in specifici momenti processuali.
Ad oggi mi sto specializzando come Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale presso l’Istituto Veneto di Terapia Familiare con sede a Treviso.
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Specializzazione
L’orientamento sistemico-relazionale si fonda sull’assunto di base per cui noi tutti viviamo di relazioni e ci costruiamo sulla base di esse fin dalla tenera età.
Il focus si pone quindi non solo sulle relazioni delle persone, ma anche sulle dinamiche che intercorrono tra gli individui all’interno dei differenti sistemi di appartenenza (sistemi di coppia, sistemi familiari, contesto lavorativo o amicale).
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Si dice infatti che la mente umana abbia natura relazionale. Essa si identifica come un sistema complesso di connessioni che saranno organizzate in un sistema coeso, coerente e flessibile, solo in relazione alla qualità delle relazioni caratterizzanti il contesto di crescita.
Vivendo di relazioni fin dalla nascita il malessere del singolo non può essere slegato da questo sistema relazionale a cui appartiene.
L’orientamento sistemico-relazionale non definisce quindi il sintomo come problematica unicamente individuale, bensì come l’espressione di un malessere derivante dal proprio contesto di relazioni significative.
La relazione è infatti quell’entità che tiene in vita un individuo, ma che allo stesso tempo può farlo ammalare, e ancora guarire. Tant’è vero che la cura terapeutica passa essa stessa attraverso una forma di relazione.
Risulta quindi fondamentale per la persona rivedere alcuni importanti passaggi della propria storia, anche familiare, per poter dare una rilettura alla stessa, esplorando nuove prospettive, magari mai esplorate prima.
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Il mio approccio
Nel mio lavoro parto sempre dal presupposto che ogni persona possiede una propria specifica individualità che la caratterizza, la propria autentica storia di vita e il proprio personale percorso evolutivo.
Questo mi permette di ascoltare ogni storia, ogni pensiero, bisogno ed emozione in modo specifico. Ogni percorso sarà infatti personalizzato per rispondere alle esigenze e alle necessità della specifica persona con cui lavoro.
Alla base del mio modo di approcciarmi vi è una fondamentale cooperazione con il paziente. Sarà mia cura infatti ascoltare empaticamente qualsiasi sensazione, richiesta o perplessità della persona con cui lavoro, in modo tale da potervi poi insieme trovare un significato e darvi un senso per mezzo di diverse possibili prospettive. Ogni percorso prevede quindi la cooperazione attiva tra me e il paziente.
Quando parlo di “ascolto empatico” faccio rifermento ad un ascolto di tipo attivo e non giudicante, che considero essere basilare per lo svolgimento ottimale della mia professione. Ascoltare in modo attivo significa non limitarsi al silenzio passivo, bensì ascoltare ciò che la persona porta andando verso una direzione di comprensione di ciò che è sottostante alle parole espresse: motivazioni, bisogni, emozioni. Questo sarà utile anche alla persona per prendere maggior consapevolezza dei propri stati interiori.
All’interno della seduta il paziente potrà portare qualsiasi contenuto senza essere mai giudicato, bensì ascoltato e accolto in ogni sua sfumatura.
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Di cosa mi occupo
I seguenti servizi sono offerti sia in presenza che per mezzo di modalità online.
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Quando il nostro corpo ci presenta un sintomo e ci sentiamo disorientati è il momento di chiedersi “cosa vuole comunicarmi questo sintomo? Quale funzione ha?”.
Il servizio è indirizzato sia ad adolescenti, che possono necessitare di un sostegno durante questa particolare fase di crescita e sviluppo, sia a giovani adulti e adulti maturi. L’obiettivo è quello di aiutare la persona a dare una lettura differente delle proprie situazioni personali, facendo emergere le risorse presenti in ognuno, per poterle utilizzare in modo funzionale.
La persona sarà così in grado di raggiungere uno stato di benessere, prendendo consapevolezza dei propri stati interni e dando senso al momento che sta attraversando.
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Nello specifico in questi ultimi contesti le coppie talvolta rischiano di perdere di vista il fatto che, seppur finiscano di essere una coppia coniugale, non finiranno di essere una coppia genitoriale.
Lo sviluppo psicofisico dei figli presenta differenti esigenze educative in relazione al periodo del ciclo di vita in cui si trovano (infanzia, preadolescenza, adolescenza).
I genitori in ognuna di queste fasi rappresentano fonte primaria di accompagnamento nella crescita del figlio.
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La consulenza familiare è rivolta a coloro che riscontrano difficoltà relazionali all’interno del loro nucleo familiare.
Il servizio psicologico si propone di far emergere e potenziare le risorse e i punti di forza relativi al singolo individuo e ai sistemi di riferimento (coppia/famiglia) per raggiungere stati di equilibrio e benessere in un contestato cooperativo.
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Domande e curiosità
La spesa è detraibile?
Per la loro natura di prestazione sanitaria, i colloqui psicologici sono detraibili con una percentuale del 19%. Da gennaio 2020 la detrazione può avvenire solo se il pagamento è tracciabile, ovvero se viene effettuato con carta o con bonifico. Diversamente, i colloqui possono essere saldati anche in contanti, ma in tal caso non sarà possibile ottenere la detrazione.
Qual è la durata di un percorso?
La tipicità della prestazione professionale richiesta è tale da rendere difficilmente quantificabile la durata del trattamento, che verrà pertanto valutata e concordata in itinere. Quanto alla periodicità delle sedute, anche questa va valutata caso per caso ed in relazione alla tipologia di servizio richiesto.
Un incontro ha la durata media di 60 minuti.Lo psicologo mi dice cosa devo fare?
No, lo psicologo ha funzione di supporto e di accompagnamento in un percorso personale che può derivare da differenti motivazioni. Il ruolo del professionista è quindi quello di cooperare con la persona nel suo speciale percorso di ricerca delle proprie risorse e nella messa in campo delle stesse per giungere al proprio obiettivo di cambiamento.
La persona viene portata a riflettere, insieme allo psicologo, sulla natura delle proprie difficoltà, sulle strategie utilizzate finora e su quelle che possono ancora essere attuate per affrontare una situazione problematica.
Lo scopo ultimo sarà quindi quello di agevolare l’individuazione di visioni alternative della situazione, aiutando la persona a identificare risorse nuove e strade possibili per il proprio benessere e per la sua crescita individualeLo psicologo è soggetto a segreto professionale?
Lo psicologo che svolge attività in libera professione è soggetto a segreto professionale, così come normato dal codice deontologico degli psicologi (art.11). Questo significa che, salvo determinati, specifici e delicati casi, il professionista è tenuto all’assoluta segretezza dei dati personali dei pazienti e di quanto appreso dagli stessi durante le sedute
Come funziona in caso di paziente minore?
In caso di richiesta di prestazione psicologica da parte di persona minore di anni 18, il professionista è tenuto ad ottenere il consenso da parte di entrambi i genitori in relazione alla possibilità di intraprendere il percorso. È necessario il consenso di entrambi in genitori anche in caso di separazioni e/o divorzi.
La privacy del paziente è sempre garantita.È possibile disdire un appuntamento?
Si. La disdetta di un appuntamento va effettuata almeno due giorni precedenti l’appuntamento stesso. Gli appuntamenti disdetti oltre il termine indicato (quindi con meno di 48 ore di anticipo) saranno soggetti a pagamento.
Lo psicologo prescrive farmaci?
No, non essendo un medico lo psicologo non è autorizzato alla prescrizione di farmaci. Può tuttavia valutare la necessità che la persona effettui un colloquio con uno psichiatra, medico esperto che potrà valutare l’eventuale necessità dell’assunzione di una terapia farmacologica. L’invio sarà concordato con il paziente.
Come faccio a sapere se sto migliorando o se sia arrivato il momento di concludere il percorso?
È una valutazione che viene fatta da professionista e paziente in un clima di collaborazione. Secondo le necessità e i desideri di cambiamento espressi dalla persona durante i primissimi colloqui con il professionista, verranno concordati degli obiettivi da raggiungere che verranno tenuti monitorati durante il percorso (alle volte anche rivisti e modificati). Il percorso prevede il raggiungimento di tali obiettivi, in modo che la persona possa essere in grado di tornare in autonomia a perseguire il proprio benessere.